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Riso Mittino Riseria d'Italia

La Riseria d'italia produce riso dal 1901.

Questa secolare esperienza ci permette di garantire un'alta qualità ed un servizio impeccabile alla nostra Clientela.

Impianti e attrezzature moderne, affiancate all'antica tradizione risicola, offrono una produzione selezionata degna di un marchio conosciuto in tutto il mondo.

Tutta la produzione del riso, dalla fase di smistamento al confezionamento, è controllata dalle più efficienti e sofisticate apparecchiature computerizzate, garantendo la massima precisione, sicurezza ed igiene.

La vasta gamma di formati e confezioni ci permette di soddisfare ogni richiesta ed esigenza di mercato.

La confezione sottovuoto, ad esempio, è il frutto di un rinnovamento produttivo: è stata studiata per poter meglio mantenere intatto il gusto e il sapore del riso.

La Riseria d'Italia produce molteplici varietà di riso, ognuna con caratteristiche ben specifiche, che si prestano a varie preparazioni culinarie: superfino per risotti, fino per risotti e insalate, semifino per minestre e timballi, originario per minestre. La produzione classica di riso è inoltre affiancata da quella ad uso zootecnico, studiata appositamente per i mangimi animali, sempre nel rispetto assoluto delle normative igieniche.

Una leggenda indiana antichissima, che ne legittima la comparsa sulla Terra, lo vuole come dono di nozze del dio Shiva alla sua amata Retna.

La sua diffusione come alimento semplice e sostanzioso è rapidissima tanto in Oriente, sua patria di origine, che nelle regioni meridionali dell'Occidente: Italia, Francia e Spagna che, ancor oggi sono i massimi produttori occidentali.

Il consumo del riso è, a seconda delle latitudini, un rito e, al contempo una festa in cui si fondono tradizioni e culture.

In Italia, ad esempio, come non ricordare il lavoro e la figura della Mondina e con essa tutta una "cultura" del riso che ha portato alla creazione, nel 1931, dell'Ente Risi.

Il riso è un cereale che ha bisogno di un clima caldo-umido, clima elettivo di vaste zone della Cina e del Giappone; in Italia lo si coltiva per immersione.

Tale tecnica impedisce, grazie alla protezione dell'acqua, che non avvengano forti variazioni di temperatura che nuocciono alla piantina del riso.

Semina, mondatura da erbe dannose e raccolta sono le prime fasi salienti della coltivazione del riso: tutto ciò avviene tra aprile e fine settembre.

Il suo valore nutrizionale lo colloca tra gli alimenti più completi e più digeribili per la mancanza pressoché totale di cellulosa.

L'unica controindicazione al suo consumo è per diabetici e obesi a causa del suo contenuto di carboidrati.

La legislazione vigente tutela ogni fase della lavorazione del riso annullando, di folio, ogni sofisticazione.

Sulle confezioni devono sempre comparire alcuni dati fondamentali: il tipo di riso (non è consentito mescolare e porre in vendita tipi diversi di riso nella stessa confezione); la denominazione e l'uso a cui è destinato. Un buon riso deve essere inodore, avere colore uniforme ed i chicchi devono essere opachi senza presentare nessuna macchia o striatura.

Quando lo si ha sulle mani, da crudo, non deve lasciare nessuna polverina bianca, diversamente si tratta di riso vecchio.